giovedì 27 ottobre 2016

Parliamo del Piumino

La scorsa settimana sono andata qualche giorno a Londra per far visita a una mia amica. Passeggiando per la città, facevamo a gara a chi indovinava quali passanti erano italiani prima che dicessero qualcosa. Ok, giochino vagamente arrogante, lo ammetto. Poi la mia amica mi ha confessato un terribile trucco per riconoscere l'Italiano Medio all'Estero: "allora, ho notato che la maggior parte degli italiani, soprattutto i turisti, indossano il piumino".

CAZZO QUANTO È VERO

Sì, amici, noi italiani, all'estero, siamo "quelli col piumino"


Una volta tornata a casa, in Italia, ho portato avanti questa interessante teoria e, guardandomi intorno, mi sono accorta che i Piumini sono ovunque. Breve, e forse stupido, parallelismo: a Londra la ragazza media indossa il cappotto. Ok, ci sono le fighe col bomber all'ultima moda, quelle col chiodo, quelle con la giacca a vento che sembra uscita da un cassonetto della Caritas. Ma, in linea generale, la ragazza londinese indossa il cappotto. Anche il ragazzo, tendenzialmente opta per il capospalla, magari alternandolo con una giacca sportiva dal materiale tech o roba tipo Barbour che spacca il culo, solo noi non lo abbiamo ancora capito
Da noi no. La ragazza media indossa il piumino. Il ragazzo medio indossa il piumino. Attillato, over-size, stretto in vita o lungo fino alle caviglie, con o senza impunture, coloratissimo o nero, con cappuccio oppure senza, col pellicciotto o no. Piumini in ogni modi, per ogni occasioni, per ogni esigenza e gusto personale. 

Penso che non ci sia nessun altro luogo al mondo che utilizzi con simile frequenza e passione questo tipo di indumento. Ognuno di noi ha posseduto, almeno una volta nella vita, un piumino – io ne avevo uno della Onyx blu scuro. Ognuno di noi ha indossato, almeno una volta nella vita, un piumino. E ognuno di noi conosce almeno due persone che indossano regolarmente il piumino. È la legge della moda media italiana, non si cappa.

Riconosco che l'uso del Piumino – che da ora in poi chiameremo nel più glamorous Puffer Jacket per darci un tono e farci illudere di star affrontando un argomento molto serio – attinge alla subcultura italiana dei Paninari, movimento giovanile nato a Milano negli anni Ottanta e caratterizzato dalla passione per le griffe di lusso dei suoi membri. Nel dresscode del vero Paninaro troviamo il Piumino, vero must-have per appartenere alla gruppo.



Capisco anche che ci sono state recenti fenomeni pope di costume che hanno riportato il Puffer Jacket sotto una luce diversa. Vedi i giaglioncelli napoletani di Gomorra che, con i loro Piumini smanicati, hanno dato una nuova immagine a questo infausto capo d'abbigliamento. 

[ inserite immagine a caso dei ragazzini di Gomorra che io non posso farlo perché devo ancora finire la seconda stagione e ho paura di spoilerarmi qualcosa ]


Ma prendiamo anche l'esempio della nuovissima scena trap italiana che fa largo uso di queste giacche, in particolare il fronte romano capitanato dalla Dark Polo Gang – e se non sapete di cosa sto parlando vuol dire che siete troppo vecchi o indifferenti alla tendenze giovanili, quindi correte a documentarvi. 
I loro piumini della Stone Island hanno dato nuova linfa vitale a questo capospalla, donandogli una fighezza, una coolness, una urban attitude degna di Highsnobiety.com che non gli si addiceva da molto, molto tempo. 



Quindi, capisco come il Piumino possa non fare schifo e tanto meno adesso, in questo preciso momento storico. Ok, capisco tutto. Accettiamo il fatto che il Puffer Jacket sia una piaga della Moda Media Italiana che non possiamo eliminare, ma che dobbiamo accettare come il nostro peggior compagno di banco alle elementari. 

Ok, lo accettiamo.


Tuttavia, se Gomorra e la DPG avevano già abbastanza rivoluzionato le carte in tavola, un altro fattore rilevante si è imposto sullo scacchiere delle tendenze di merda per scombinare i nostri giudizi. Sto parlando proprio di lei, sempre lei, sempre quella stramaledetta #TroppoModa che ci fa piacere il beige, le felpe, le zeppe a carro armato e il cappello di Zio Misseri. E anche questa volta, la #TroppoModa ci ha messo lo zampino.

Via non l'RVM


Acne Studio; Carven



Marques'Almeida; Yeezy


Raf Simons




E poi lui, la causa di tutti i nostri mali: il maxi-piumino rosso di Balenciaga – che cela sempre quel maledetto che ci fa piacere le cos più brutte del mondo, ovvero Demna Gvasalia.


Bello, bellissimo, farei pazzie per averlo. Eppure, è solo un brutto, banale piumino rosso fuori taglia che chiunque al Luna del paesello avrebbe indossato nel 1999 alla pista delle macchine a scontro.

Cosa sta succedendo? Il Piumino sta diventando il nuovo must-have di stagione? Sì.
Questa tendenza era nell'aria già da un po' e, dopo la moda sporty, le sneakers, i Nineties e le felpe, il Puffer Jacket sembra essere l'ovvio continuo. 


Dunque, la storia si ribalta a favore dell'Italiano Medio, a favore dei ragazzini tamarri delle vostre periferie, a favore dei trentacinquenni nostalgici che ancora ascoltano in macchina Gigi D'Agostino a tutto volume. La moda si sta schierando dalla parte di tutti noi italiani che nel Piumino abbiamo sempre creduto.
È il nostro momento, possiamo volare alle stelle dalle stalle, possiamo diventare i nuovi pionieri della prossima tendenza streetwear, indossando a testa alta il Piumino, non più vergogna della moda nazionale, ma rinato baluardo dei trend mondiali. 

È l'ora di chiedere scusa a tutti voi, a tutti quelli che hanno sempre creduto nel Piumino, a tutti gli italiani a Londra. Da voi abbiamo molto da imparare nei prossimi sei mesi. È il vostro momento, è la vostra occasione di riscatto: brillate come non avete mai fatto, portate luce su tutti noi e nel mondo, divulgate il verbo del Piumino in ogni dove e godetevi questa meritata rivalsa finché siete in tempo.


Cecilia

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