mercoledì 21 marzo 2018

Analisi antropologica della Dick Pic nella chat di Snapchat

C'era una volta un social di nome Snapchat. A differenza dei suoi amici Facebook, Twitter e molti altri, Snapchat era il nuovo arrivato nel reame dei social networks e, come tutte le novità, non fu subito apprezzato e capito dal popolo. Tuttavia Snapchat non si arrese e, giorno dopo giorno, riuscì a conquistarsi la stima della gente grazie all'aiuto di filtri magici e video innovativi. 

Da quel momento, in poco tempo Snapchat diventa un social molto popolare: un luogo pacifico in cui le persone potevano essere davvero loro stesse, senza dover sforzarsi di essere impeccabili e fighe come con Instagram, o fingere intelligenza e cultura come con Facebook. Con Snapchat il popolo del Web si sentiva a suo agio, parlando a ruota libera di ogni pensiero che gli balenava nella testa, restando comodamente sul divano in pigiama. Ma soprattutto, grazie a Snapchat ogni primogenito della Generazione Y poteva realizzare il suo sogno di essere un VeeJay d MTV. 

Un giorno Instagram, il social più fighetto del reame, ingelosito dal successo di Snapchat, decise di mettere i bastoni tra le ruote al nuovo arrivato trasformandosi in una sua copia. Nonostante i vani tentativi di Snapchat di tenersi al passo con la concorrenza, in poco tempo Instagram conquistò tutto il popolo del Web, che poco alla volta si dimenticò del povero Snapchat come ci si dimentica del primo fidanzatino delle elementari. 

Come una meteora musicale, che per brevi, ma intensi istanti ha brillato nei cuori della gente, così Snapchat ha visto, alla fine dei giochi, il suo declino. Che ne è rimasto oggi dell'ex social più utilizzato dai giovanissimi? Dopo un breve periodo di transizione e confusione, sembra essersi arenato nella peggiore versione di sé: la sex chat.



Ebbene sì, amici, l'era di Snapchat è ormai giunta al termine. E non è stata solo Kylie Jenner a sancirne la fine, ma ognuno di noi che, con l'amaro in bocca e il cuore in lacrime, ha accettato la triste conclusione della relazione col social, un po' alla volta, giorno dopo giorno, finché il dolore e la nostalgia non sono stati affogati in una Stories di Instagram.

Ammettiamolo, i pochi rimasti su Snapchat ormai si contano sulle dita di una mano, ma il fenomeno più interessante è la trasformazione che sembra aver innescato questo social, ovvero la sua digievoluzione in un sito per incontri e/o sex chat e/o punto d'incontro di ogni morto di figa del Web in italia.

Come è potuto accadere? Non lo possiamo sapere. Il momento esatto in cui Snapchat è stato eletto social ufficiale per il Gruppo Morti di Figa Anonimi italiani non è stato ancora comunicato alla stampa, tuttavia sappiamo solo che all'improvviso il social dei filtri buffi si è trasformato in un sito per scambi di foto hot. Il perché di questa inaspettata trasformazione è ancora più avvolta nel mistero, come quando nel 2014, improvvisamente, senza motivo apparente, il cappellino alla pescatora è diventato un trend fighissimo. 

Tuttavia, già da tempo si avvertivano nell'aria alcuni segnali di questo cambiamento. Quasi un anno fa, infatti, numerosi utenti anonimi con simpatici nickname tipo "Lungo20cm", "Duro Durello" e "Max Large" hanno iniziato a farsi notare su Snapchat, intasando le chat private con le loro richieste bizzarre e le foto nella loro intima quotidianità. Secondo alcune indagini, uno dei motivi di questa improvvisa invasione di arrapati è stata la comparsa di un sito che invitava i suoi lettori a contattare alcune ragazze su Snapchat – tra cui la sottoscritta – che sarebbero state molto felici di scambiare foto hot con altrettante foto piccanti. E da quel momento Snapchat non è stato più lo stesso.


Fin qui, niente di male. Ma capite bene che nel momento in cui il traffico su Snapchat ha iniziato a calare, gli utenti iscritti a diminuire vertiginosamente e quando perfino gli ultimi, tenaci affezionati hanno deciso di abbandonarlo, sul social siamo rimasti solo io e questi Morti di Figa

Ho iniziato a notare l'anomalo fenomeno lo scorso Settembre quando gli sporadici episodi, a tratti grotteschi e divertenti, di "cazzi in chat" sono diventati sempre più frequenti e pressanti. Se riporto la mente a quei giorni autunnali, potrei stimare una media di circa 2,8 cazzi in chat al giorno – senza contare i messaggi molesti e i vari "ciaoooooo XD".
Tra Novembre e Dicembre abbiamo assistito al picco dei contenuti hot su Snapchat: con una media di 2 messaggi espliciti su 3 al giorno, la mia chat privata sul social poteva competere ad armi pari con un brutto film porno tedesco.

Incuriosita e affascinata dal fenomeno, ho iniziato a interrogarmi sul perché uno sconosciuto dovrebbe inviare la foto del proprio pene a una sconosciuta che non ha mai dato segni di interesse a questo genere di scambi. Perché farlo? Cosa spinge questi uomini a essere così spudorati? Chi sono questi anonimi Morti di Figa? È davvero così eccitante? Perché non hanno lo stesso spavaldo coraggio per invitarti a prendere un caffè? 

Con la mente annebbiata da questi e altri quesiti esistenziali, decisi di approfondire l'argomento interrogando alcuni miei amici sul perché un uomo dovrebbe mandare la foto del proprio pene a una sconosciuta – "tu l'hai mai fatto? È davvero così eccitante? Cosa si aspettano dalle tipe? Che rapporto hai col tuo pene?". Ma ovviamente sono tutti casti e puri alla luce del sole, privi dell'oscurità del loro schermo del telefono. Balbettando ed estremamente a disagio, molti di loro mi hanno liquidata con dei banali CHE SQUALLIDIIIII NON LO FAREI MAAAAII NON CAPISCO COSA CI SIA DI COSÌ ECCITANTEEEE eccetera eccetera. 

Amareggiata dalle insoddisfacenti risposte, decisi allora di chiedere semplicemente ai diretti interessati. Mettendo in campo tutta la mia bravura analitica e le migliori tecniche socratiche, ho chiesto a ogni sconosciuto che mi faceva dono della foto del suo pene il perché di quel gesto. 




Nel corso della mia indagine, messa in atto con poca costanza e professionalità tra Novembre 2017 e Febbraio 2018, ho raccolto materiale a sufficienza per poter non solo individuare le motivazioni alla base delle Dick Pics, ma anche profilare l'utente Morto di Figa Medio.





Durante la mia ricerca ho voluto attuare diversi metodi investigativi, variando occasionalmente il registro linguistico per monitorare le diverse reazioni degli utenti a diversi stimoli di domanda. In linea generale, il mio approccio si è basato su un finto scusa-non-capisco-un-cazzo, arrivando talvolta a incalzare lo sconosciuto in chat con domande ripetitive in loop o con toni aggressivi per mettere gli utenti sotto pressione e testare la loro tenacia. 

A un primo sguardo emerge, a sorprese, un soggetto lontano dai luoghi comuni femminili: il Morto di Figa Medio non è così viscido, inquietante e repellente come ce lo immaginiamo. Al contrario, il soggetto risulta essere di temperamento docile, quasi impacciato, e pronto a scusarsi per aver arrecato disturbo con la sua foto inopportuna. 





Molti di loro sono addirittura pronti a intavolare un dialogo conoscitivo per dare un po' di colore all'incontro virtuale, sia per accrescere l'eccitamento con dettagli inutili, posticipando il climax del dialogo, sia per accertarsi che la ragazza dall'altra parte del social sia maggiorenne – informazione che comunque non frena la voglia di inviare la foto del proprio pene in chat [Ndr]. 
Se molti dei campioni presi in esame si sono posti con toni arroganti e atteggiamenti frontali, inviando immediatamente un selfie del proprio uccello, altri invece si sono avvicinati cautamente alla sottoscritta chiedendole prima se gradisse vedere una foto del loro pene e se magari, gentilmente, potesse ricambiare con una foto delle sue tette. 



In generale, dal materiale raccolto, emerge che le motivazioni che spingono un Morto di Figa a inviare una Dick Pic in chat possano essere a) noia, b) solitudine e c) Ego Maschile da soddisfare con la caccia erotica fine a se stessa – ma questo è un altro argomento che affronteremo forse in futuro.




Infatti, spesso la risposta più frequente alla domanda "perché mi hai inviato la foto del tuo cazzo" è "boh, non lo so, mi annoio, sono solo in casa", portando alla luce un lato meno conosciuto del Morto di Figa Medio, ovvero quello tendente all'isolamento e vittima del tedio esistenziale dei nostri giorni. 

Che sia un modo per evadere dalla frenesia della vita moderna, ricercando nella Dick Pic, così immediata, sfrontata e carnale, un legame con l'Io primitivo e selvaggio ormai represso dalle abitudini urbane contemporanee?

Non solo. Molti soggetti interrogati dichiarano che la loro scelta di inviare una foto del loro pene a una sconosciuta sia dettata dal fattore "effetto sorpresa": facendo leva sullo sbigottimento della ragazza nel ricevere una Dick Pic all'improvviso, il Morto di Figa spera di ricevere una foto hot come risposta goliardica al suo coraggioso gesto. Un meccanismo logico che mi sfugge, ma credo possa essere vagamente associato alla stessa teoria alla base de "L'uomo Nudo" di How I Met Your Mother.




L'aspetto che tuttavia mi ha più colpito è la tenacia del Morto di Figa Medio. Mettendo in campo tutta la fastidiosa testardaggine di cui sono capace, ho voluto portare all'esasperazione alcuni dialoghi per testare la resistenza degli utenti in esame. 
Incredibilmente, i Morti di Figa sono capaci di sopportare ore, giorni e una lunga serie di insulti pur di ricevere una foto hot da una sconosciuta. La tenacia dimostrata dagli utenti in chat è di gran lunga più alta delle aspettative, facendo emergere un tratto del Morto di Figa che potremmo etichettare come "disperato". 





Il fattore "tenacia" apre altri quesiti nella nostra ricerca: perché l'uomo non impiega la stessa costanza, tenacia, la stessa energia cognitiva-emotiva e lo stesso tempo anche nella vita vera? Se il Morto di Figa Medio è capace di simile sforzo, perché non lo applica anche in altre situazioni differenti? Se nella vita al di fuori della sex chat, l'Uomo Medio sembra affetto da deficit dell'attenzione, che dopo un rapido botta-e-risposta su Instagram perde interesse e scompare, o è facile a cascare nelle distrazioni di qualunque tipo invece che portare al termine il corteggiamento, il Morto di Figa che invia la Dick Pic appare disposto a tutto pur di portare a casa una banalissima foto da una sconosciuta con cui si masturberà nell'intimità della sua camera da letto. 






Da qui potremmo addirittura intavolare il saggio breve: "Le Priorità dell'Uomo Moderno: Meglio la Chat di una Scopata?". Chiaramente nella sex chat e nella pratica delle Dick Pics entrano in gioco una serie di fattori – quali l'anonimato, l'utilizzo di un mezzo di comunicazione che rende tutto più torbido e misterioso, l'immediatezza, eccetera – che trasformano il corteggiamento virtuale in un rituale molto più eccitante e privo di responsabilità a posteriori. Ma questa è un'altra storia.





In conclusione, cari amici, possiamo dire che la pratica moderna della Dick Pic sia ancora avvolta dal mistero. Da questa ricerca emerge tuttavia un nuovo, inaspettato profilo del Morto di Figa Medio, che si arricchisce di inedite sfaccettature caratteriali che fino ad oggi erano sottovalutate o, addirittura, sconosciute. Il motivo cardine che spingerebbe il Morto di Figa Medio a inviare senza preoccupazioni apparenti le foto del suo pene a perfette sconosciute pare ancora ignoto. 
Da aggiungere allo studio un fattore da non sottovalutare, ovvero il fatto che spesso i soggetti presi in esame fossero fidanzati o sposati – amici, se mettete il vostro nome-cognome vero + foto personale molto nitida aspettatevi che una come me, con molto tempo a disposizione e una curiosità malata, vi venga a cercare su ogni social esistente sulla faccia della Terra.

Dunque, nemmeno la carenza di Figa sembra essere una buona risposta alla pratica della Dick Pic. Che il mistero si celi proprio dietro quel famigerato "Ego Maschile" che noi donne non riusciamo a concepire? Che si tratti invece, molto più semplicemente, di un cocktail di tedio casalingo mescolato a desiderio inesauribile di rimorchiare facile? Lo scopriremo solo chattando.



Cecilia



PS Si ringraziano tutti gli utenti che in questi mesi mi hanno molestato con le loro Dick Pics: grazie, senza di voi tutto questo lavoro non sarebbe stato possibile, vi voglio bene. 

SalvaSalvaSalvaSalva

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