lunedì 21 maggio 2018

Non abbiamo bisogno di Enrique Iglesias – Giorgio Poi, De Leo e la musica italiana che ci fa ballare



Non sembra, ma l'estate è alle porte. E se non ve ne siete accorti, un motivo c'è. Non è colpa di questa primavera un po' altalenante, no. Non è colpa di Marzo che ha fatto schifo, di Aprile che ha fatto pure peggio o di Maggio che potrebbe fare di meglio, ma non si impegna. Non è colpa delle temperature birichine, delle piogge improvvise e degli sbalzi d'umore di questa primavera. Se non ci siamo ancora accorti che l'estate si sta avvicinando è colpa della grave mancanza di un tormentone estivo.

Nello specifico, cari lettori, non è ancora uscita una hit estiva degna del suo nome, che ci faccia sognare spiagge esotiche, balli proibiti e tutti i luoghi comuni latineggianti che un buon videoclip musicale può mettere in campo. È vero, Elettra Lamborghini, col suo singolo di debutto Pem Pem, mi aveva dato delle (false) speranze sull'inizio della stagione delle canzoni tamarre da ascoltare a tutto volume in macchina. Ma, nonostante il gran bel pezzo che la ragazza ha tirato fuori, mancano ancora i nomi dei signori dell'estate. Dov'è Sean Paul? E J Balvin? Pitbull cosa sta aspettando a tirare fuori un nuovo featuring? Ormai è come Michael Bublé per il natale: se non esce il nuovo singolo di Enrique Iglesias non è estate. 

Dunque, mentre mi tormentavo con simili elucubrazioni mentali, ascoltando in loop Pem Pem per illudermi che sì, l'estate sta arrivando, voglio crederci, ho avuto uno dei miei famosi lampi epifanici. Sento davvero la mancanza di Enrique Iglesias? Voglio davvero una nuova canzone di Alvaro Soler? Se mi guardo allo specchio, nel profondo dei miei occhi la risposta è no. E sapete perché? Perché quest'anno i tormentoni estivi li facciamo noi.

Riscaldate i muscoli e tirate fuori i vostri shorts da battaglia, perché qui c'è un esercito di musicisti Made in Italy pronti a farvi scatenare con sonorità latineggianti e piacevolmente pop.



I primi ad aprire le danze sono stati Frah Quintale Giorgio Poi che hanno lanciato un vera bomba estiva, complici i maestri del tormentone Takagi e Ketra: il singolo Missili. Una coppia inaspettata, quanto vincente, perché il brano è una una doccia ghiacciata dopo un pomeriggio sotto il sole d'agosto, è un cocktail fresco sorseggiato al tramonto sulla spiaggia. E non sto esagerando con le metafore, perché ascoltando Missili le immagini che si creano in testa sono proprio queste, con quel ritmo che conquista subito l'anca e il riff di chitarra che entra subito in testa, e nel cuore, come un'estate passata che si ricorda con nostalgia.






Arriva anche Carl Brave – sì, quello di Carl Brave X Franco126 – che col suo album solita Notti Brave entra a gamba tesa nelle nostre playlist estive. C'è tutto il repertorio carlbraviano che abbiamo imparato a conoscere e ad amare: Roma e la romanità che ci piace un sacco, gli amori sbandati, quelli passionali che finiscono in caciara, il vino rosso da bere con gli amici, il tutto raccontato con la schiettezza senza virtuosismi che in pochi sanno fare. L'album è costellato di featuring azzeccati, da Francesca Michielin e Fabri Fibra, a Emis Killa, Giorgio Poi – sì, sempre lui –, Federica Abate e l'immancabile Franchino, of course. Ma il pezzo che fa al caso nostro è quello con Frah Quintale – sì, sempre lui –, Chapeau. Fin dalle primissime note, il pezzo non ha nulla da invidiare a un qualunque tormentone estivo latineggiante. E continuando l'ascolto, va anche meglio. La canzone è struggente, malinconica come le belle canzoni di amori finiti male devono essere, ma il ritmo incalzante e latino ci portano con i piedi scalzi sulla spiaggia, in riva al mare, a ballare e cantare alle stelle – e sai che c'è, c'è che se non penso più a niente finisco a pensa' sempre a teee urlata a squarciagola. 



È il turno di Francesco De Leo che tira fuori la mina Caracas. Se il fu leader dei L'Officina della Camomilla ci aveva già fatto sognare luoghi esotici e suggestivi, con una buona dose di immagini torbide che fa sempre piacere, col suo album solista La Malanoche, prodotto da Giorgio Poi – sì, sempre lui –, con il nuovo singolo ci fa toccare orgasmi sensoriali di alto livello. Le melodie dreampop, le atmosfere psichedeliche e graffianti che echeggiano nel suo album, sono condensate nel nuovo singolo, che spinge l'acceleratore al massimo con un ritmo incalzante che vi sembrerà di sfrecciare a cento all'ora per le strade malfamate venezuelane mentre la radio suona una ballata rock latina. 



Anche Liberato è sceso in campo per giocare nel campionato dei tormentoni estivi italiani. Se già Gaiola Portafortuna era entrata a mani basse tra le hit da ascoltare questa estate, complice un video di altissimo livello, il misterioso musicista ha tirato fuori non una, ma ben due bombette che sono sicura risuoneranno nelle vostre cuffie. È un po' come rispondere alla domanda "vuoi più bene a mamma o a papà?": INTOSTREET o JE TE VOGLIO BENE ASSAJE? Difficile scegliere, ma qualunque sia la vostra decisione, cadrete comunque su una spiaggia caraibica, preferibilmente nel bel mezzo di una festa a suon di melodie reggaeton. 



Restiamo sul Graffiti Pop, il nuovo genere che sta impazzando su Spotify, e troviamo Mecna col singolo Tu Ed Io, fresco fresco di uscita e che vede la partecipazione del rapper CoCo. Il brano si addentra in sonorità nuove per il musicista, ma l'esperimento funziona e dà alla luce un mix di perfetto di atmosfere house e beat ritmati che non vi usciranno più dalla testa. 



Dal calderone della scena tra italiana, invece, peschiamo Capo Plaza e il nuovo album 20. Il primo album del rapper salernitano ha delle chicche interessanti, ma il brano di cui abbiamo bisogno è Ne È Valsa la Pena – feat. Ghali, un altro che sa come farci ballare. Il pezzo non vi farà rimpiangere i vostri rapper americani preferiti, grazie a sonorità dance hall e atmosfere "clubbing". Già immagino il dj che fa partire questo pezzo e tutti ci scateniamo come ai tempi di Con de Replay di Rihanna. 




Dunque, se non sono ancora riuscita a convincervi di questa nuova, freschissima versione della musica "indie" italiana, potrei sparare altri pezzi, meno recenti, come Contento di Masamasa, musicista casertano che mi ha conquistata fin da suo primo singolo del 2018 (Friendly) e che adesso, scommetto, farà breccia anche nel vostro cuore. Altro genere, ma sento che anche una Lucia Manca potrebbe farvi sculettare in pista con il suo synth-pop e i suoi echi anni Ottanta, soprattutto se il dj mette su il spezzone Eroi. Ma voglio vincere facile e allora calo sul tavolo l'intero album Cosmotronic di Cosmo: pescate una canzone a caso e ditemi se non vi fa venir voglia di ballare – a tal proposito, vi consiglio pure la playlist Il Suono di Ivrea su Spotify. E saprete qual è la bella notizia? Che ce ne sono ancora molti altri. 


In conclusione, la nostra estate 2018 sembra nascere sotto un unico credo: Giorgio Poi nuovo Timbaland della musica "indie" italiana. E oggi pure piove (ancora), ma se ascolto Missili mi sembrerà di essere al mare.


Cecilia

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